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Filologia, letterature e storia dell'antichità

Tassa scolastica 2.800 € all'anno

Per l’anno accademico 2023/2024 l’importo del contributo studentesco era compreso tra 156€ e 2.800€ all’anno.

Per informazioni sul contributo previsto per l’anno accademico 2024/2025 consulta la pagina dedicata sul portale di Ateneo. Alla stessa pagina potrai verificare come richiedere una riduzione o un esonero dal contributo studentesco per l’anno accademico 2024/2025.

Maggiori informazioni

filologia.campusnet.unito.it/do/home.pl 

Panoramica

Il corso di Laurea Magistrale in Filologia, letterature e storia dell’antichità consente allo studente di:

– conoscere, attraverso le più aggiornate metodologie scientifiche, i testi della civiltà classica direttamente nelle lingue originali e di analizzarli dal punto di vista linguistico, letterario, filologico, storico, papirologico, paleografico;
– tradurre, commentare e interpretare i testi delle letterature in lingua latina e greca dalle rispettive origini fino ai loro esiti medievali e umanistici e di acquisire conoscenze e competenze di carattere interdisciplinare, come quelle relative alla ricezione dell’antico nelle età medievale, moderna e contemporanea, alla didattica delle discipline umanistiche o all’informatica umanistica.

Struttura del programma

Il corso ha durata biennale:
– nel primo anno, lo studente consolida e approfondisce le proprie conoscenze e competenze di base attraverso le discipline caratterizzanti (linguistiche, filologiche, letterarie, storiche) relative agli studi classici;
– nel secondo anno, lo studente prosegue nell’approfondimento delle conoscenze e competenze individuali soprattutto in ambito seminariale, anche in prospettiva interdisciplinare, e attraverso la preparazione di sintetici elaborati scritti sugli argomenti di studio; in più, possono seguire corsi di altre discipline (per esempio: Letteratura cristiana antica, Letteratura e filologia Bizantina, Papirologia, Paleografia, Latino Medievale e Neolatino, Ebraico, Sanscrito e altri); inoltre è impegnato a redigere la tesi per la prova finale.

Sbocchi professionali

Il corso prepara in modo particolare allo svolgimento delle seguenti professioni:

Insegnanti di discipline umanistiche presso la scuola superiore di primo e secondo greco.
funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato in Filologia, letterature e storia dell’antichità, previa l’acquisizione dei crediti richiesti per l’accesso alle differenti classi di concorso, è in grado di affrontare l’insegnamento presso la scuola secondaria di primo grado in ambito storico-letterario, associando alle conoscenze specifiche dell’ambito di ricerca, la capacità di illustrare e quindi insegnare efficacemente tali discipline.
competenze associate alla funzione:
Il laureato affianca al solido bagaglio di conoscenze linguistiche, storiche e letterarie, competenze di ambito metodologico, comunicativo e didattico che lo rendono capace di mediare e divulgare le conoscenze complesse in modo da trasmetterle nel modo più efficace e rigoroso in relazione all’età dei discenti.
sbocchi occupazionali:
I laureati che avranno crediti in numero sufficiente in opportuni gruppi di settori potranno come previsto dalla legislazione vigente partecipare alle prove di ammissione per i percorsi di formazione per l’insegnamento secondario, con particolare riferimento alle classi di concorso di materie letterarie per la scuola superiore di primo grado, di materie letterarie per le scuole superiori, materie letterarie e latino nei licei, materie letteraria, latino e greco nei licei.

Revisori di testi (codifica ISTAT 2.5.4.4.2)
funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato in Filologia, letterature e storia dell’antichità è in grado di interpretare, produrre o preparare per la stampa testi di varia natura, corrispondendo con competenza e flessibilità alle esigenze di aziende, enti amministrativi, case editrici, redazioni, uffici stampa. L’eventuale attività di tirocinio presso tali strutture consente un primo avvicinamento a questo tipo di attività lavorativa.
competenze associate alla funzione:
Il laureato, solidamente formato nelle metodologie filologiche e storiche, è in grado di affrontare l’analisi scientifica di testi letterari e documentari che vanno dall’antichità all’epoca contemporanea. Riesce altresì, con la sua competenza nell’ analisi dei testi, a padroneggiare le strategie di comunicazione e a individuare i metodi più adatti per divulgare i risultati di ricerche specifiche.
sbocchi occupazionali:
Addetto ufficio stampa; segretario di redazione; revisore di testi; assistente di archivio e di biblioteca; addetto alla mediazione culturale nell’amministrazione pubblica.

Ricercatori e tecnici laureati (codifica ISTAT 2.6.2.4.0)
funzione in un contesto di lavoro:
Il laureato in Filologia, letterature e storia dell’antichità è in grado di affrontare un lavoro di ricerca avanzata nei campi filologico-letterario e storico-artistico, associando al rigore metodologico e alle conoscenze specifiche dell’ambito di ricerca, la capacità di individuare nuove prospettive di ricerca e di valutarne le possibili ricadute culturale, come si richiede da enti di ricerca di livello universitario e post-universitario.
competenze associate alla funzione:
Il laureato possiede un approfondito bagaglio di conoscenze nell’ambito della storia, della letteratura, della cultura e delle lingua con particolare focalizzazione sull’ambito antico, ma con competenze che si estendono fino alla contemporaneità, accompagnato da una approfondita institutio di carattere metodologico di tipo storico filologico che lo rende in grado di affrontare con successo le prove di accesso ai ruoli universitari e presso altri centri di ricerca e in séguito condurre ricerche rigorose e approfondite, individuando nel contempo i metodi più adatti per divulgare efficacemente i risultati della ricerca.
sbocchi occupazionali:
Ricercatore universitario o presso enti di ricerca pubblici e privati negli ambiti delle scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche. Funzionario e dirigente specializzato nella tutela, promozione e valorizzazione del patrimonio storico e culturale.

Il tasso di disoccupazione dei laureati è: a 1 anno dalla laurea, 15%; a 3 anni: 8%; a 5 anni: 7%